L'oratorio e l'attività sportiva
L’oratorio
Il 5 dicembre 1893 era silenziosamente stato aperto l’oratorio.
Silenzioso solo all’inizio. Nel giro di pochi anni, infatti, cominciò ad attirare giovani provenienti da ogni dove, e il numero degli iscritti lievitò notevolmente.
Nell’ultimo ventennio tuttavia è stato messo in ombra dagli oratori gestiti dalle singole parrocchie poiché la Conferenza Episcopale del Piemonte ordinò che i cresimandi e tutti coloro che si stessero preparando a ricevere la prima Santa Comunione frequentassero gli oratori delle proprie parrocchie. Fu così che quest’oratorio perse un gran numero di frequentatori, ma non la fama di cui ha sempre goduto sin dagli anni ’20 del Novecento.
Ecco qui, per la gioia dei più curiosi, gli orari di apertura dell’oratorio di un tempo:
-lunedi, martedi, mercoledi e venerdi: dalle 16 alle 18;
-giovedi e sabato: dalle 14 alle 18;
-giorni festivi: dalle 8.30 alle 12 e dalle 14 alle 18.
E si sappia: non era un oratorio ricco di opportunità di svago alternative al calcio, com’è, invece, oggigiorno. Inoltre, lo spazio era molto limitato rispetto a quello che è oggi disponibile: mancavano, infatti, tutti i saloni, compreso il più grande, dedicato a Iside Genestroni, una sarta che per la comunità salesiana fece davvero un gesto degno di essere ricordato: alla sua morte, avvenuta nel 2008, gli ereditieri del patrimonio furono i padri del San Lorenzo.
Ancora per i più curiosi, ecco i nomi dei tanti dirigenti dell’oratorio che si sono succeduti negli anni:
D. Giovanni Penna
D. Giuseppe Maria Dadone
D. Giuseppe Slapikas
D. Carlo Merlo
D. Giovanni Battista Mazza
D. Vincenzo Sinistrero
D. Paolo Pastorino
D. Giuseppe Ravetti
D. Attilio Scavino
D. Fulvio Colitti
D. Antonio Giordano
D. Edmondo Lucioni
D. Paolo Temporini
D. Attilio Scavino
D. Tommaso Giovannini
D. Vincenzo Olivetta
D. Mario Massaro
D. Lorenzo Rodella
D. Angelo Miglio
D. Albino Sossa
D. Francesco Comoglio
D. Giacomo Volpato
D. Angelo Gavinelli
D. Piero Bo
D. Natalino Bertone
D. Franco Paracchini
D. Piero Bo
D. Enrico Lupano
D. Alberto Lagostina
D. Vincenzo Caccia
D. Giorgio Porcellana
D. Riccardo Frigerio
Il San Lorenzo e lo sport
Oggi, con tanti mezzi di pervertimento,
soprattutto a danno della gioventù,
bisogna unirsi nel campo dell’azione, ed operare.
Se vogliamo una società buona
non vi è altro mezzo che educare bene la gioventù.
Don Giovanni Bosco
Una delle cose che da sempre caratterizza la mentalità salesiana è lo sport. Non lo sport inteso come semplice attività fisica, bensì come valore che unisce, perché tutti praticando sport si divertono e riempiono così il loro cuore di gioia di vivere.
Nel 1907 nacque una società denominata Voluntas. A quel tempo era una polisportiva, mentre oggi ai suoi iscritti offre solo il calcio. Come sede aveva l’Istituto Salesiano San Lorenzo, dal momento che i salesiani erano sostenitori della filosofia mens sana in corpore sano, e proprio loro offrivano due ampi cortili dove poter ospitare i giovani atleti. Cortili, questi, tra i quali esisteva un notevole dislivello, risolto con una rampa di gradini: il famoso Viale delle Rimembranze.